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Avv. Luca Feroldi

La Corte UE sulla pubblicità comparativa ingannevole


Interessante pronunciamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea in tema di pratiche commerciali scorrette e pubblicià ingannevole - Sentenza della Corte UE 8.2.2017 - C-562/2015. La Corte, chiamata a pronunciarsi su impulso della Corte d’Appello di Parigi, ha stabilito che “l’articolo 4, lettere a) e c), della direttiva 2006/114, in combinato disposto con l’articolo 7, paragrafi da 1 a 3, della direttiva 2005/29, deve essere interpretato nel senso che può essere illecita, ai sensi della prima delle menzionate disposizioni, una pubblicità comparativa in cui sono posti a confronto i prezzi di prodotti venduti in negozi diversi quanto a tipologia o dimensioni, laddove tali negozi appartengano ad insegne ognuna delle quali dispone di una gamma di negozi diversi quanto a tipologia e dimensioni e l’operatore pubblicitario confronti i prezzi applicati nei negozi di dimensioni o tipologia superiori della propria insegna con quelli rilevati in negozi di dimensioni o tipologia inferiori delle insegne concorrenti, a meno che i consumatori non siano informati, in modo chiaro e dal messaggio pubblicitario stesso, che il raffronto è stato effettuato fra i prezzi applicati nei negozi di dimensioni o tipologia superiori dell’insegna dell’operatore pubblicitario e quelli rilevati in negozi di dimensioni o tipologia inferiori delle insegne concorrenti”.

La Corte ha quindi affermato che tale tipo di pubblicità comparativa è idonea ad esplicare un’influenza sul comportamento economico del consumatore, inducendolo ad assumere una decisione nell’errato convincimento che beneficerà delle differenze di prezzo vantate nella pubblicità acquistando i prodotti reclamizzati in tutti i negozi dell’insegna dell’operatore pubblicitario piuttosto che in negozi delle insegne concorrenti.


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