Interessante pronunciamento del Giudice di Pace di Reggio Emilia (sentenza 22 marzo 2017, n. 286) in tema di controlli di velocità cc.dd. “all’americana”. Si tratta di quelle misurazioni effettuate in movimento con un apparecchio montato a bordo di un’auto della polizia anch’essa in movimento. Anche in questo caso, statuisce il Giudice reggiano, vige l’obbligo di presegnalazione (con adeguata cartellonistica stradale) previsto dal Codice della strada, pena l’illegittimità della contestazione.
Il Giudice di Pace si è uniformato ai pronunciamenti della Corte Costituzionale (sentenze n. 307/2006 e n. 155/2007), la quale aveva già stabilito che le “sedi stradali” di accertamento debbano essere sempre riconoscibili. Nessuna differenza, quindi, tra il consueto strumento di rilevazione statico e quello dinamico c.d. "all'americana", vivendo in ogni caso l'obbligo di presegnalazione.
Ancora, il Giudice di Pace di Reggio Emilia ha stabilito che la contestazione deve essere immediata a meno che gli agenti accertatori adducano nel verbale validi e concreti motivi per i quali non hanno potuto procedere in tal senso (ad esempio comprovati motivi di sicurezza).